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al testo di Annalisa Scialpi
La donna nera
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La donna sta, sospesa. Ai due lati un teschio. Sorride la testuggine; sul carapace è dipinta la morte. Allora mi giro e rigiro nel letto, la rabbia è la donna nera che esce dalla spina. Non la riconosco. Non è un'eroina e neppure un'antieroe e il lenzuolo è una disesa irta scoscesa attraversata da palle di neve nera. Perchè si asciugarono gli impuri sulla mia veste? La mia veste era presa dal lago e aveva pesci bianchi, verdi e color argento e ogni pesce era una porta. Ma, forse tutti i fonti battesimali hanno un fondo di mattanza. La donna nera ride con un solo dente. La donna nera sa.
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Salvatore Pizzo
- 23/07/2022 02:00:00
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Se di un incubo o di un sogno, comunque paiono versi partoriti nel dolore di una notte da tregenda. Di quelle che ci vomitano nella mente la magia chè nel nostro essere fondo. La stessa che ci insinua un dubbio:
"Ma, forse
tutti i fonti battesimali
hanno un fondo di mattanza.
Dubbio che matura certezza, proprio in quella donna nera che ride irridendo. Regala brividi ed emoziona, pur se dagli abissi del non detto. Un caro saluto e grazie.
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Vincenzo Corsaro
- 17/07/2022 23:36:00
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Sotto il crollo del cielo restò a terra una donna, la sua pelle argentea ferita, la promessa svanita dai suoi occhi. La Madre della Notte, la Regina dellOscurità discese, tenebra ribollente in cui anche lombra era luce, i cieli stessi attesero tremando, tacque anche il lamento dei morti e nellindicibile silenzio suonò il... riso della donna nera con un solo dente. Ciao :)
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Angelo Naclerio
- 17/07/2022 22:36:00
[ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]
Non so dire perché ma questi versi, vibranti in profondità col riso di chi sa, mi hanno ricordato una storia e la sua autrice per me straordinarie entrambe, "La foresta della notte" di Djuna Barnes. Un caro saluto
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